Il rinvaso delle piante è un'azione fondamentale per assicurare alla nostra piantina una vita serena e in salute.
Perché è così fondamentale rinvasare lo vedremo a breve. Per il momento, è bene sottolineare che il momento del rinvaso può essere davvero rivelatore: per prima cosa, si può studiare l'apparato radicale della pianta, in secondo luogo si può verificarne lo stato di salute e l'eventuale presenza di parassiti o insetti dannosi.
Insomma, oltre a un'azione funzionale, il rinvaso è anche un momento di scoperta e di curiosità, perfetto per essere condiviso con i bambini.
Il rinvaso non è complicato, ma perché tutto vada secondo i piani è fondamentale tenere conto delle caratteristiche e delle esigenze della pianta in questione.
Le informazioni che daremo in questa breve guida sono generiche, per cui bisognerà comunque informarsi su quelli che sono i tempi e le modalità più adatte per il tipo di pianta di cui ci si sta prendendo cura.
Rinvaso piante, a cosa serve e perché è così importante
Ma perché rinvasare la pianta è così importante? Per molte ragioni, in verità, tutte legate alle esigenze della pianta per crescere e vivere in salute.
In particolar modo, il rinvaso è fondamentale per:
- permettere alla pianta di sviluppare le radici: quando coltivate in piena terra, le piante ricercano con le radici sostanze nutritive, acqua e altri elementi fondamentali per la crescita. In vaso, ovviamente, quest'azione viene limitata dalla presenza del vaso stesso;
- arricchire nuovamente il terreno con sostanze nutritive indispensabili: con il passare del tempo, nel vaso le sostanze nutritive presenti nel terriccio vengono pian piano assorbite dalla pianta. Il rinvaso, dunque, è essenziale per sostituire il terreno ormai povero con nuovo terreno ricco di sostanze nutritive.
Attenzione, però, perché, come abbiamo detto, ogni pianta avrà le sue necessità. Basti pensare che in certi casi, per esempio quando parliamo di piante grasse, il terreno migliore non è granché ricco di sostanze nutritive. Inoltre, le radici si sviluppano molto lentamente.
Ciò significa che le piante grasse non richiedono rinvasi molto frequenti, ma ciò non vale sicuramente per altre specie.
Sorge, allora, spontanea la domanda: quando rinvasare?
Rinvaso piante: quando rinvasare la nostra pianta
Di norma, quando acquistiamo una piantina, questa ci viene venduta in vasi piuttosto piccoli e costrittivi. Inoltre, non sempre sappiamo qual è il terriccio che è stato utilizzato, né da quando tempo la piantina vi si trovi dentro.
Per tutte queste ragioni, una buona pratica è quella di rinvasare la pianta dopo l'acquisto.
Attenzione, chiaramente, alla scelta del vaso: una piccola piantina non potrà andare in un vaso troppo grande, dal momento che c'è il rischio che vada sprecata molta acqua.
E attenzione anche al periodo dell'anno, evitando di rinvasare durante i mesi più caldi o più freddi o, in generale, quando la pianta si trova nel periodo vegetativo (quando fioriscono, per esempio).
Come già accennato, ogni pianta ha le proprie esigenze, ma anche il proprio ciclo vitale. Alcune piante, per esempio, vanno in riposo vegetativo durante l'inverno: ebbene, questo è un momento perfetto per effettuare il rinvaso.
Ancora, la pianta può comunicarci di aver bisogno di più spazio quando le radici tendono a uscire fuori dai buchi posti nella parte inferiore del vaso.
Se compiuto a fine autunno o inizio primavera, per le piante in riposo vegetativo il rinvaso non risulterà traumatico e, inoltre, avranno tutto il tempo per ambientarsi nel nuovo terreno e ripartire più forti in primavera!
Rinvaso piante: quale terriccio usare e come non sbagliare
Quando si parla di rinvasi di piante, una delle domande fondamentali da porsi è: qual è il terriccio di cui la mia pianta ha bisogno?
I terricci non sono tutti uguali, ogni specie richiede un diverso mix.
Come abbiamo visto in qualche paragrafo precedente, per esempio, le piante grasse non necessitano di terreni ricchi di sostanze nutritive, ma ci sono piante che, invece, richiedono un terreno acido. Altre, ancora, si accontentano di un terriccio universale.
Prima di procedere con il rinvaso, quindi, è fondamentale informarsi circa le esigenze della nostra pianta in fatto di sostanze nutritive e non solo. Il terreno giusto, infatti, è anche quello che meglio trattiene l'acqua, a seconda dell'apporto idrico di cui la pianta ha bisogno.
Se hai dubbi o perplessità in merito al terriccio che stai utilizzando o cerchi consiglio su quale terriccio scegliere, il catalogo Simegarden può aiutarti a trovare quello ideale per la tua pianta.
Ogni scheda legata al terriccio selezionato offre informazioni circa la composizione e le caratteristiche per accompagnarti verso la scelta più adatta!
Rinvaso piante, come fare: 3 semplici step
Posto che, come abbiamo detto, ogni pianta richiede attenzioni diverse, i passaggi per effettuare un corretto rinvaso sono pochi e molto semplici.
Per prima cosa, va scelto il vaso che, come già accennato, non deve essere troppo grande (un 5-6 centimetri di diametro in più rispetto a quello che stiamo andando a sostituire).
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A questo punto 3 sono gli step da seguire.
Il primo è estrarre la pianta dal vaso, inclinandolo (per quelli di plastica basterà semplicemente allargare un po' i bordi). A questo punto si potrà "distruggere" la terra attorno alle radici, chiaramente facendo attenzione a non strapparle.
Questo è un momento davvero magico: vi renderete conto di come sono fatte le radici della vostra pianta, come si sviluppano (se in larghezza o in altezza), quanto sono cresciute, se ci sono radici da eliminare perché marce e molto altro.
Il secondo step è la preparazione del nuovo vaso. Per le piante che maggiormente risentono di ristagni idrici, una buona idea è inserire sul fondo pezzi di coccio oppure argilla espansa che aiutano il drenaggio dell'acqua.
Dopodiché potete o riempire il nuovo vaso col nuovo terriccio e formare un buco al centro, oppure, quando le radici sono troppo lunghe o in caso di piante più grandi, si può riempire per quasi la metà il nuovo vaso, posizionare la pianta e ricoprire man mano con il nuovo terriccio.
Infine, si potrà annaffiare la pianta per aiutare il terreno a compattarsi.
La nostra pianta è pronta per ambientarsi nella sua nuova "casa"!