Terrari con piante

Il primo terrario con piante ha origine nel 1829 quando Nathanial Bagshaw Ward, un botanico britannico, fece una scoperta inaspettata.

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Terrari con piante

Il primo terrario con piante ha origine nel 1829 quando Nathanial Bagshaw Ward, un botanico britannico, fece una scoperta inaspettata.

Egli notò che in un contenitore di vetro, dove la notte prima aveva chiuso una crisalide di falena con un pugno di terreno, era nata della muffa e una felce. Ne dedusse, così, che da un contenitore di vetro chiuso, una pianta era in grado di vivere, crescere ed essere trasportata senza problemi.

Da allora, il terrario è diventato l’occasione per far crescere un vero e proprio giardino in miniatura in casa, anche in spazi ristretti.

È senza dubbio una valida alternativa per chi, non avendo lo spazio o le condizioni giuste per prendersi cura di una pianta, desidera comunque un piccolo spazio verde e decorativo nel proprio ambiente domestico.

Le piante in vasetti di vetro diventano veri e propri oggetti di design, perfetti per illuminare casa e dare un tocco di stile al salotto, alla cucina o alla camera da letto.

 Prendersi cura di un terrario con piante non è sempre semplice, così come può non esserlo prendersi cura di un acquario per il quale è necessario misurare valori, controllare la temperatura e così via.

Naturalmente, la difficoltà o la facilità di occuparsi di un terrario dipende dagli esemplari che si sceglie di inserire nel contenitore di vetro, ma ci sono anche altri aspetti da considerare.

Come prendersi cura di un terrario con piante

Meraviglioso oggetto di arredo, non va dimenticato che il terrario ospita delle piccole piante e che l’obiettivo è creare l’ambiente ideale perché queste crescano rigogliose.

Esistono diversi tipi di terrari, da quelli aperti a quelli chiusi (questi ultimi sono generalmente indicati per coloro che hanno intenzione di realizzare un terrario in vetro con piante grasse). Ciò che è importante è munirsi di tutto l’occorrente per prendersi cura della pianta e costruire il proprio terrario, tra cui:

  • un contenitore che deve essere di vetro, solo questo materiale, infatti, riesce a trattenere adeguatamente il calore creando, per la pianta che vive nel terrario, un’atmosfera, proprio come quella che circonda il nostro pianeta;
  • il giusto terriccio;
  • del carbone attivo;
  • piccole piante.

La scelta delle piante per terrario chiuso è fondamentale. È possibile, per esempio, realizzare un terrario che ospiti due o più esemplari.

Se si prende questa scelta, però, è bene ricordare di scegliere piante che condividano le stesse caratteristiche (mai mettere assieme nello stesso terrario piante che hanno bisogno di poca acqua con piante che hanno bisogno di frequenti irrigazioni, per esempio).

Piante per terrario chiuso e strumenti per il giardino in miniatura

Il catalogo Simegarden include tutto l’occorrente per realizzare e prendersi cura del proprio terrario a seconda della pianta che hai intenzione di ospitarvi.

Ci sono, per esempio, contenitori perfetti anche per realizzare un terrario in vetro con piante grasse o specifici per ricreare l’habitat ideale per un’orchidea, ma anche strumenti utili come attrezzi, pinze e forbici per terrario.   

I meno esperti possono contare su KIT completi con tutto il necessario per avviare il proprio terrario compreso il contenitore di vetro, il terriccio, il carbone vegetale, 4 piccole piante e una guida contenente le istruzioni per preparare al meglio il terrario.