Coltivare piante senza vaso è possibile. La risposta arriva dal Giappone che propone sempre alternative interessanti per la coltivazione di diversi tipi di piante.
Parliamo del Kokedama, una tecnica che ha cominciato a spopolare anche in Italia, perché davvero decorativa e affascinante.
Letteralmente significa “palla di muschio” ed effettivamente è proprio su questo che si basa questa particolare tecnica di coltivazione: le radici di una pianta vengono avvolte con una palla compatta di terriccio speciale e muschio, sostituendo il tradizionale vaso. Questa tecnica è simile al bonsai, ma invece di essere piantate in un vaso, le radici della pianta vengono legate insieme e avvolte da uno strato di substrato e muschio, creando una palla verde compatta e decorativa.
Una volta creato, il Kokedama può essere semplicemente poggiato su un piano decorativo. Spesso, però, si decide di appendere la pianta così coltivata, fissandola al soffitto con uno spago di nylon. In questo secondo caso, l’effetto è davvero magico: un modo diverso per creare un meraviglioso floating garden.
Ma cosa serve per creare un Kokedama e, soprattutto, tutti i tipi di piante possono essere coltivati con questa tecnica? Cerchiamo di fornire alcune risposte alle domande più frequenti.
Come coltivare piante sospese senza vaso
Noi tutti siamo abituati a coltivare le nostre piante in vaso e arredare, così, le nostre case, gli uffici, ma anche locali commerciali o strutture ricettive.
Dal Giappone, però, arriva anche un altro metodo di coltivazione che, negli ultimi anni, ha attirato l’attenzione di moltissime persone. Parliamo del Kokedama, una tecnica di coltivazione che consiste nell’inserire le radici della pianta non in un vaso, bensì in una sfera di muschio.
L’origine di questa tecnica non è ancora ben chiara, ma secondo una leggenda la sua nascita è imputata a un contadino giapponese il quale, divenuto estremamente povero e non avendo soldi per acquistare un vaso o un contenitore per far crescere la sua piantina, decise di inserirla in un mix di fango e muschio. Contro ogni aspettativa, la piantina è cresciuta e si è sviluppata sana e in forze.
Quali piante senza vaso coltivare con la tecnica del Kokedama
Prima ancora di analizzare tutti gli step per realizzare un Kokedama, è importante porre l’attenzione su quali piante possono essere coltivate con questa tecnica.
In linea generale, possiamo dire che moltissime sono le piante che possono essere coltivate senza vaso. Tuttavia, soprattutto quando non si ha ancora particolare dimestichezza con questa tecnica di coltivazione, sarebbe più saggio optare per piante che ben si adattano a svariate condizioni ambientali e che siano anche resistenti alla siccità.
È per questo motivo che, spesso, si sceglie di coltivare le piante grasse e le succulente, anche se va tenuto in considerazione che queste piante non amano particolarmente l’umidità.
Altre piante senza vaso che si consiglia coltivare con la tecnica del Kokedama sono:
- Ficus ginseng, bonsai perfetti anche per i neofiti grazie alla loro grande resistenza;
- Felci che, se coltivate come piante sospese senza vaso, offrono davvero un bell’effetto;
- Fittonia, a causa delle sue piccole dimensioni;
- Pilea, conosciuta anche come pianta delle moneti cinesi, perfetta a causa delle sue piccole dimensioni.
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Come creare un Kokedama
Per cominciare subito a coltivare le tue piante appese senza vaso, dovrai innanzitutto raccogliere tutto il necessario per la creazione di un Kokedama.
In particolare, ti serviranno:
- un terriccio specifico (un miscuglio di Akadama, un componente argilloso, e il ketotsuchi, una torba utilizzata anche per la coltivazione dei bonsai);
- muschio;
- piante, scelte in base ai consigli appena dati;
- nastro adesivo e spago;
- ciotola o secchio per inumidire il terriccio;
- ciotola o secchio per immergere il Kokedama.
Per prima cosa, dunque, si andrà a preparare il terriccio, mischiando la terra, la torba e l'argilla in parti uguali. Con il terriccio così formato si potrà cominciare a formare una palla compatta che sia di dimensione necessaria a ospitare l’apparato radicale della pianta scelta. Questa andrà tolta dal suo vaso originario, le radici ripulite e inglobate nella sfera di fango.
È il momento, dunque, di legare il Kokedama con lo spago, ricoprendo totalmente il terriccio con il muschio.
Prima di appendere o posizionare il Kokedama, sarà necessario immergerlo completamente in acqua, lasciandolo in ammollo per alcuni minuti fino a quando il muschio e il terriccio sono completamente idratati.
Ora il tuo Kokedama è pronto! Puoi posizionarlo su un piattino o un supporto decorativo, oppure appenderlo utilizzando un filo resistente o un supporto a parete.
Come prendersi cura delle piante senza vaso
Dopo averlo creato, è chiaro che non potrai lasciare il Kokedama al suo destino, ma dovrai prendertene cura affinché la piantina al suo interno possa crescere e svilupparsi forte e in salute.
La manutenzione del Kokedama non è troppo impegnativa, almeno se si seguono alcuni consigli basilari per assicurare alle piante tutto ciò di cui hanno bisogno.
Chiaramente, l’esposizione del Kokedama dipenderà dalle specifiche esigenze delle piante scelte per essere coltivate senza vaso. Se le felci, per esempio, potranno essere tenute in un ambiente con scarsa luce, per la Fittonia o altre piante che richiedono un buon apporto di luce, bisognerà scegliere una posizione adatta.
Per quanto riguarda le annaffiature, invece, è consigliabile dotarsi di un nebulizzatore per piante con le quale si andrà a nebulizzare di tanto in tanto il Kokedama (deve essere mantenuto umido, ma non zuppo).
Inoltre, è possibile anche annaffiare il Kokedama riempendo una bacinella d’acqua a temperatura ambiente e mettendolo in ammollo per circa 5 minuti. Per questa operazione, si consiglia di utilizzare acqua piovana e non quella del rubinetto.
Una volta trascorso il tempo necessario, è possibile sollevare il Kokedama e strizzarlo dell’acqua in eccesso, riponendo la pianta senza vaso al suo posto.