Piante orchidee: come curarle

Piante orchidee: come curarle

Jan 30, 2024Marco Cesaro

Le orchidee sono tra le piante da interno più amate. Aggiungono eleganza a qualsiasi ambiente e danno vita a meravigliose fioriture che colorano le stanze della casa.

Benché diffusissime nelle case degli italiani, le orchidee non sono piante di facilissima coltivazione. Ciò non significa che sia impossibile veder fiorire più e più volte la propria orchidea, ma che è necessario un pizzico di studio e avere una profonda conoscenza delle caratteristiche ed esigenze di queste piante per assicurarsi di prendersene cura nel modo più adeguato.

Ecco perché in questa guida ti forniamo alcuni consigli per prenderti cura della tua orchidea e informazioni sui 5 fattori più importanti da considerare.

Scegliere l’orchidea giusta

Parlare di “orchidea” è estremamente generico. Basti pensare che le piante di orchidea includono 20.000 specie diverse, ognuna delle quali possiede caratteristiche diverse. Di conseguenza, anche le modalità di coltivazione possono rivelarsi differenti.

Di tutte le specie di orchidee esistenti, quelle che con più facilità si possono trovare in vivaio sono:

  • Phalaenopsis: anche detta orchidea farfalla, è una delle più comuni orchidee che adornano le nostre case. Sono anche tra le orchidee più semplici da coltivare e si possono trovare di tantissimi colori diversi;
  • Paphiopedilum: è una delle più belle orchidee asiatiche, grazie ai suoi affascinanti fiori. Anche in questo caso, parliamo di orchidee non troppo difficili da curare;
  • Cattleya: ottima pianta d’appartamento, delicata ma resistente.

Prima di acquistare la pianta, quindi, può essere utile raccogliere informazioni circa le sue specifiche esigenze, per scegliere quella più adatta sia alle condizioni in termini di luce, clima e umidità della propria casa, sia in base alla propria disponibilità.

Su Simegarden, nel catalogo Orchidee, puoi trovare tutte queste piante, più altri tipi di orchidee per adornare la tua casa e aggiungervi colore. Ognuna di esse è accompagnata da una scheda di presentazione in cui troverai alcuni primi consigli di coltivazione. Le nostre spedizioni sono veloci e sicure!

Come curare le orchidee

Nonostante le precedenti precisazioni, c’è da dire che molte sono le azioni di cura che accumunano la maggior parte delle più comuni specie di orchidee che ospitiamo nelle nostre case.

Anche se è sempre consigliabile informarsi adeguatamente in merito al tipo di pianta acquistata, possiamo, di seguito, offrire alcuni suggerimenti generali per garantire una lunga vita alle orchidee di casa.

Soprattutto, dovremo fare attenzione a dove posizionare la nostra orchidea, a come e con quale frequenza annaffiarla e quale vaso scegliere.

Esposizione

La prima cosa da fare, ancor prima di acquistare un’orchidea, è scegliere il luogo in cui verrà posizionata.

La maggior parte delle orchidee richiede una buona quantità di luce. La cosa importante è non esporre mai la pianta alla luce diretta del sole.

L’ideale è posizionare l’orchidea su un davanzale, avendo cura di proteggerla dalla luce diretta con una tenda. In estate, poi, potremo anche decidere di portare all’esterno la nostra piantina, in un luogo ombreggiato e umido.

Umidità

Quando ospitiamo una pianta come l’orchidea in casa, dovremmo sempre tenere in considerazione uno degli elementi più importanti, ma anche sottovalutati: l’umidità.

Le orchidee sono piante che richiedono di essere posizionate in ambienti umidi. Per ricreare l’ambiente giusto possiamo scegliere di posizionare più piante vicine oppure ricorrere a delle nebulizzazioni (solo sulle foglie, non sui fiori) con acqua, meglio se demineralizzata.

In genere, possiamo nebulizzare le foglie al mattino o al pomeriggio. In estate, in particolare, le vaporizzazioni si ritengono necessarie per abbassare la temperatura.

Annaffiature

Determinare la frequenza delle annaffiature non è semplice. Molto dipende dalla temperatura della casa, dal grado di umidità, dalla stagione e molti altri fattori.

Una cosa è certa: con l’orchidea è meglio optare per meno acqua. L’eccesso di acqua, infatti, è una delle prime cause di morte delle orchidee di casa.

 Le orchidee sono piante che temono i ristagni idrici, i quali portano le radici a marcire. Il terreno dovrebbe essere asciutto prima di procedere con una nuova annaffiatura.

Se non si è sicuri se è arrivato il momento di irrigare o meno, si può utilizzare un semplice trucchetto: si solleva il vaso e solo se è leggero si procede con l’annaffiatura.

Non è d’obbligo, ma si consiglia di utilizzare acqua demineralizzata per le annaffiature. Inoltre, potrebbe essere utile miscelare all’acqua anche del concime. Crescendo in vaso, infatti, la pianta tende a consumare con più facilità e in meno tempo le sostanze nutritive presenti nel terreno.

In commercio esistono diversi concimi specifici per le orchidee che contengono tutti gli elementi essenziali per la loro crescita, in particolare azoto, fosforo, potassio, ma anche magnesio, molibdeno, calcio e zinco.

Scelta del vaso

Per prendersi cura delle orchidee quando si ha poca esperienza con questo tipo di piante, il consiglio è prestare attenzione alla scelta del vaso.

Di norma, per i neofiti, l’ideale è posizionare l’orchidea in un vaso trasparente. Molte persone pensano che questo consiglio derivi dal fatto che, con un vaso trasparente, le radici siano in grado di effettuare la fotosintesi.

In realtà, la scelta di un vaso di questo tipo è consigliata proprio per individuare il momento giusto per le annaffiature. Di norma, infatti, se le radici appaiono di color grigio argento, allora potrebbe essere arrivato il momento di fornire nuova acqua alla pianta.

Nel catalogo vasi di Simegarden hai una vasta scelta di vasi trasparenti, compresi vasi in cui adagiare due orchidee, per controllare sempre lo stato delle radici delle tue piante fiorite.

È importante ricordare che il rinvaso dell’orchidea va effettuato sempre quando la pianta si trova in riposo vegetativo.

Il terriccio ideale

Le orchidee sono piante epifite (vivono su altre piante). Va da sé, quindi, che non è possibile adagiarle in un terriccio universale per piante.

Una buona idea è senz’altro optare per un terreno specifico per orchidee. Spesso, infatti, i terricci in commercio sono formulati proprio per simulare un substrato simile all’ambiente di queste piante in natura, per esempio miscelando elementi come torba e corteccia.

Ricordiamo, però, che le specie di orchidee sono davvero tante. È per questo motivo che, in altri casi, potrebbe essere consigliabile optare per un terreno specifico per orchidee terricole (per esempio, Cymbidium o Vanilla).

 

 

 

 

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