Cleistocactus jujuyensis
Il Cleistocactus jujuyensis è una pianta grassa colonnare appartenente alla famiglia delle Cactaceae, originaria delle regioni montuose dell’Argentina nord-occidentale, in particolare della provincia di Jujuy, da cui prende il nome.
È una specie affascinante e poco comune, apprezzata per il suo portamento slanciato e per la capacità di sviluppare steli cilindrici ricoperti da spine sottili e regolari. Come tutte le piante del genere Cleistocactus, è molto resistente e adatta anche ai collezionisti alle prime armi.
Caratteristiche botaniche del Cleistocactus jujuyensis
Il Cleistocactus jujuyensis presenta un fusto cilindrico e colonnare, di colore verde chiaro, che può superare il metro di altezza con il tempo, mantenendo un diametro contenuto di pochi centimetri.
Le sue costolature verticali sono poco pronunciate ma regolari, e lungo di esse si dispongono areole bianche da cui emergono spine rigide e sottili, di colore giallo chiaro o biancastro.
Con l’età, la pianta tende a ramificare alla base, formando piccoli gruppi di steli che creano un effetto scenografico.
Durante la stagione calda può produrre fiori tubolari di colore rosso brillante, tipici del genere, che sporgono lateralmente dal fusto e attirano gli impollinatori.
Coltivazione del Cleistocactus jujuyensis
Esposizione e luce
Il Cleistocactus jujuyensis ama il pieno sole e cresce vigoroso se esposto in posizioni molto luminose.
In casa deve essere collocato in prossimità di una finestra esposta a sud o ovest, mentre in primavera ed estate può essere spostato all’aperto, su balconi o terrazze soleggiate.
La luce diretta favorisce una crescita compatta e spine più robuste.
Substrato e rinvaso
Per questa specie è fondamentale utilizzare un terriccio molto drenante, specifico per cactus e piante grasse.
Il substrato ideale è composto da terriccio minerale, pomice e sabbia silicea, in grado di garantire un ottimo deflusso dell’acqua.
Il rinvaso si effettua ogni 2–3 anni, preferibilmente in vasi di terracotta con foro di drenaggio, leggermente più grandi del precedente.
Annaffiature
Le annaffiature devono essere moderate e regolari solo in primavera ed estate, lasciando asciugare completamente il terreno tra un’irrigazione e l’altra.
Durante l’autunno e l’inverno, in fase di riposo vegetativo, le annaffiature vanno ridotte drasticamente o sospese del tutto.
Come per tutti i cactus, è importante evitare ristagni idrici per prevenire marciumi radicali.
Temperature e resistenza
Il Cleistocactus jujuyensis è una specie piuttosto resistente: tollera bene il caldo estivo e può sopportare brevi periodi a temperature minime intorno ai 5°C, se mantenuto asciutto.
Nei mesi freddi va protetto dal gelo e dall’umidità, preferibilmente in ambiente luminoso e asciutto.
Fioritura e curiosità
Quando raggiunge la maturità, il Cleistocactus jujuyensis produce fiori rosso-arancio tubolari, lunghi fino a 5 cm, che spuntano lateralmente dal fusto. I fiori si aprono solo parzialmente — da qui il nome del genere “Cleistocactus”, che significa “cactus chiuso” — e persistono a lungo sulla pianta.
È una specie molto apprezzata per l’aspetto slanciato e architettonico, perfetta per arricchire collezioni di cactus e per creare composizioni desertiche in vaso.
Scheda tecnica
Nome botanico: Cleistocactus jujuyensis
Famiglia: Cactaceae
Origine: Argentina (provincia di Jujuy)
Portamento: colonnare, eretto
Colore del fusto: verde chiaro
Spine: sottili, rigide, biancastre o gialle
Fioritura: estiva
Colore dei fiori: rosso-arancio
Esposizione: pieno sole
Substrato: minerale, ben drenante
Irrigazione: moderata, solo a terreno asciutto
Temperatura minima: 5°C
Uso: ornamentale, da collezione, per composizioni desertiche
Esposizione

Diametro

Altezza della pianta

Grado di difficoltà

Terriccio

